Vitigno tra i più antichi del nostro territorio, il Primitivo ha un po’ il carattere dei pugliesi: risoluto, con una scorza piuttosto dura ma dal cuore tenero, sa farsi amare e rispettare. Lo si riconosce facilmente perché ha un grappolo molto compatto, con acini tondi e blu, e soprattutto perché è tra i primi a maturare, già a fine agosto. Da questa sua caratteristica ha infatti preso il nome.
Pare sia originario della Dalmazia e che sia arrivato in Italia circa duemila anni orsono. È piuttosto diffuso in tutto il centro-sud, ma ha in Puglia – e in particolare in Salento – la sua terra d’elezione.
Fino a qualche anno fa veniva usato come vino da taglio e venduto sfuso, ed è solo di recente che ha trovato il posto che merita nelle cantine. Noi abbiamo fatto la nostra parte nel promuovere questo vitigno, perché siamo stati tra i primi a vinificarlo in purezza e a specificare la dicitura “Primitivo” in etichetta, con Vigne vecchie, nel 1975.
A differenza del “cugino” Negroamaro, è un vitigno a bassa acidità, ed è per questo che abbiamo deciso di usarlo solo per produrre vini rossi. Ne proponiamo quattro versioni, tutte biologiche e vinificate in purezza. Oltre al già citato Vigne vecchie abbiamo il Beomondo, il 900 e il Burdi. Queste quattro etichette identificano diverse sfumature nel bouquet e nel corpo del vino.
Boemondo è un vino dal fruttato intenso e toni speziati, complesso al palato, elegante e con un buon corpo. Va abbinato con piatti dal sapore altrettanto deciso, come le carni rosse e i formaggi stagionati. È anche un vino da meditazione perché, come il re da cui prende il nome, sa farsi valere.
Vigne Vecchie è un vino denso e morbido, con profumi di frutti maturi e spezie, che si può apprezzare con arrosti e brasati, cacciagione, salumi e formaggi stagionati.
900 Primitivo invece è un vino che risulta tondo ed equilibrato al palato, con note di bacche nere. Lo produciamo da acini sovramaturati, a metà settembre. Oltre che con le carni rosse e i formaggi stagionati, si accompagna bene anche con la pasta. Se sono orecchiette con le cime di rapa, ancora meglio.
Burdi è il più accomodante della famiglia. Con il suo gusto morbido e fruttato si adatta a ogni tipo di pietanza. Un ottimo ambasciatore del Salento.